DIAGNOSTICA
ESAME BIOMICROSCOPICO
di cosa si tratta?
Al contrario di quanto si pensi, l’esame della vista è solo una piccola porzione dell’esame complessivo che il medico oculista esegue quando visita un paziente.
Una visita generale può essere molto articolata e prevedere numerosi esami strumentali necessari per poter effettuare una diagnosi.
Uno di questi è l’esame biomicroscopico, una fase importante della visita, perché permette al medico di esaminare, attraverso uno strumento chiamato lampada a fessura, lo stato di salute di palpebre, bulbo oculare e cornea.
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In cosa consiste?
Segue spesso un controllo accurato di un eventuale difetto visivo con la prova delle lenti per stabilire il visus massimo corretto che dovrebbe essere di 10/10 per lontano.
In base alla correzione visiva per lontano e all’età si può stabilire con ottima approssimazione la correzione visiva per vicino. Il biomicroscopio si differenzia dagli altri microscopi per l’elevata distanza di osservazione dall’oggetto. Ciò limita l’ingrandimento massimo raggiungibile a ca. 40x. Per ingrandimenti maggiori è necessario un sistema ottico aggiuntivo che si avvicina maggiormente all’occhio.
Anche il sistema di illuminazione è particolare. Deve dare una “lama” di luce estremamente sottile e dai margini nitidi. Qualità essenziali per osservare mezzi trasparenti come quelli ottici o le lenti a contatto.
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